lunedì 16 dicembre 2013

367 giorni fa

Esattamente 367 giorni fa a quest'ora ero in ansia. Assoluta ansia, impenetrabile ansia. Lei,fedele compagna di sempre.Mica una volta che mancasse a qualche appuntamento importante eh?

Tra due orette circa avrei discusso la mia tesi e poi sarei stata finalmente un pò sollevata.
Un pò perchè c'era sempre da mettere in modalità silenzioso il trambusto di quel muscolo stakanovista sballottolato dagli eventi.

Ero diventata il resto di un tuo calcolo matematico: la sottrazione.
 Mi avevi sottratto, depennato da un qualcosa che a fatica cercavamo di metter su. E il resto era 0.
(Ed io ho sempre odiato le sottrazioni e le divisioni. Adoravo invece le moltiplicazioni e le addizioni, mi rassicuravano. Mi dicevano che c'era sempre un aumento,un'aggiunta mai una perdita. Poi ho iniziato ad odiare la matematica, i numeri,le scadenze, le ricorrenze.)

Quei due mesetti passati ripetutamente in laboratorio però mi hanno salvato. 
Mi avevi lasciato quando ancora mi mancavano due esami da dare prima della tesi. Tempismo perfetto no? Quale periodo migliore? Un momento : non voglio dire che ora uno debba scegliere anche il periodo; ma la facilità del congendo mai come all'ora mi freddò.
- "Ma tu ora pensa a fare gli esami, hai capito?"

Eh certo ci volevi tu a dirmi che in qualche modo assurdo avrei dovuto mettere da parte tutto in un modo disumano e cercare di fare del mio meglio per superare questi dannati ultimi due esami.
Figurati se mi turbava questo cambiamento. ?!?
(Poi per istinto di sopravvivenza o no gli esami sono andati bene, ma non era certo dovesse andare così.) 

Sapete cosa scrive Erri ? (Ah per la cronaca sto leggendo un libro e miracolo : non è di Erri)?:
"Sto attento a parlare con te, per non pestarti i piedi. 
Non è come nel ballo, è come su un sentiero di pietra che ha un pò d'erba cresciuta nelle giunture. E' forte ma cerco lo stesso di non sciuparla e faccio passi accorti. 
In case musulmane si lasciano fuori le scarpe e io faccio così con te." 

Beh con o senza scarpe, quel muscolo stakanovista che faceva un gran tumulto quando ti vedeva o ti aspettava , è stato calpestato.

(E ora perchè cazzo le mani mi tremano mentre scrivo?)

Mi chiamasti poi per farmi gli auguri, volevi addirittura venire a vedermi ma quel giorno c'era lo sciopero dei mezzi.Forse è stato meglio così.
Io che manco i miei amici avevo invitato, non volevo nessuno...perchè ogni tanto le sottrazioni le facevo anche io, sbagliando.

Poi dopo qualche mesetto c'è stato un riavvicinamento. E poi il resto ...lo sapete.

Un anno fa se mi avessero detto che avrei fatto l'Erasmus a Londra, non c'avrei creduto. Non che sia un'impresa titanica questa, lo so. 
Ma non è nemmeno una passeggiata. Ah voglio assolutamente sfatare il mito che gli studenti Erasmus pareano solo.(Non è così.)

Certo è che si cambia aria. Hai la possibilità di relazionarti con i professori come se fossero dei tuoi amici quasi. Ed è una bella atmosfera.

Ma tu in fondo resti la stessa, con i tuoi timori, i tuoi continui pensieri anche se sei a Londra.

Beh concluderei con un'altra citazione...azzeccata come non mai in questo post che fa i "conti", letteralmente.

"Il tempo fa come le nuvole e i fondi del caffè: cambia le pose, mescola le forme.
Siamo fermi nella fotografia, ma tu sai quello che sta per accadere perché tu hai proseguito oltre. 
Io invece so chi tu sei, ma non il seguito che conosci. 
Io so il tuo nome, tu sei il mio destino."

-Non ora, non qui.- (Erri De Luca)







4 commenti:

  1. bel post, veramente. per quello che hai scritto e perchè ci hai messo la faccia. ti metterò nel blog roll. hai solo un difetto: sei maledettamente giovane !

    salutami Londra !

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    1. (Grazieee :) ) Maledettamente giovane???!!! Ma magari ...a quasi 23 anni già sento di andare verso la vecchiaia

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  2. Ahahah ma io dico sul serio. E cmq si attendevo una risp simile ; p

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