lunedì 23 settembre 2013

Bashérte (persona destinata a qualcuno)

Siamo storie e non persone. Piu’ o meno scriveva così Baricco , in uno dei suoi libri che ho letto.
E certo la storia sarà diversa a seconda che tu nasca a Milano o su un’isola, come quella di Procida.
Sarà diversa se tu sarai figlio di un medico , e ti incolperanno di questo, o di un operaio.
Sarai chiamato a render conto della tua appartenenza ad una “buona famiglia” nel primo “caso” (perché è un caso che tu sia figlio di…) o a riscattarti dalle tue umili origini, nel secondo.

Dovrai rispondere a tutti coloro che in te vedranno una persona , e non una storia.

-          “Che classe fai ?” chiesi
-          “Non sprechiamo tempo con le stupidaggini. Tu perché sei così?”

Ecco questa citazione, tratta da “I pesci non chiudono gli occhi “ (Erri De Luca), racchiude tutto;per me.
Raro trovare qualcuno interessato alle storie degli altri. Manca lo slancio.
 Passiamo troppo tempo a specchiarci, credendo ogni volta di scorgere un altro noi migliorato,felice,più sicuro.

Poche volte mi son ritrovata in silenzio e al sicuro con qualcuno , così come quando leggo un libro.
Forse è l'ultimo gesto di cortesia che è rimasto, quello di essere curioso di un altro (Erri De Luca)
( Non si è capito che  ho una citazione di Erri De Luca per tutto ve’?)

E se due storie si incontrano e poi si separano, per scelta d’uno, non posso che ringraziare per la ricchezza che ne ho tratto. Per il tempo che mi è stato regalato.

“Non dura. Smetta dove vuole , intanto io amo……io amo dritto davanti a mezzo metro  una donna capitata a me”



sabato 21 settembre 2013

Ma che discorsi
Sei tu che butti sempre tutto giù
Ma che discorsi
Nel dubbio che poi non funzioni più
Così fai tu.

E poi con quello che succede
In una storia come questa
Non è che ti può chiedere
Se sia la strada giusta
Ad ogni angolo, ogni semaforo che c'è



domenica 15 settembre 2013

Il riassunto di un sospiro.

Ok , ci siamo. Piuttosto che lasciare parlare le canzoni (che fa sempre molto comodo) ci provo io.

E’ che ho imparato tanto con te , nelle “nostre ore contate”

E ora,come prima, non mi interessa niente di tutto il resto. Può scoppiare una guerra lì fuori,diserto.

Cerco di tenermi impegnata quanto più posso, di fare mille cose , così da non pensarci. Impresa vana, quando poi metto lo zucchero in una tazza in cui non andava.

Dai passa del tempo con gli amici,dai divertiti, dai sorridi…fai vedere che stai bene.

 No,grazie.

Come Gramsci, odio gli indifferenti, e se lagnarsi perché si sta male risulta da perdenti o da deboli, tanto meno voglio sforzarmi di metter su un sorriso.

 Sovrappesiero resto in piedi ( fare danza classica sarà servito almeno a farmi mantenere un equilibrio esteriore), traballamenti permettendo.

Un urto. Un grande incidente. Per venirci incontro a grande velocità , c’è stato lo scontro frontale.
Ma nessun estintore funzionerà mai.

Nessuno dovrà e potrà intromettersi.


Scenderemo dai veicoli e ce la faremo a piedi.

 Io mi sto avviando, ti aspetto.  

sabato 14 settembre 2013

E' tutto scritto qui.



Pelle: è la tua proprio quella che mi manca
in certi momenti e in questo, momento
è la tua pelle ciò che sento, nuotando nell'aria.
Odori dell'amore nella mente dolente,tremante,ardente,
il cuore domanda cos'è che manca
perché si sente male,molto male,
amando,amando amandoti ancora.
Nel letto aspetto ogni giorno un pezzo di te
un grammo di gioia del tuo sorriso
e non mi basta nuotare nell'aria per immaginarti:
se tu sapessi che pena.
Intanto l'aria intorno è più nebbia che altro
l'aria è più nebbia che altro.
E' certo un brivido averti qui con me
in volo libero sugli anni andati ormai
e non è facile dovresti credermi
sentirti qui con me perché tu non ci sei
mi piacerebbe sai sentirti piangere
anche una lacrima per pochi attimi
mi piacerebbe sai sentirti piangere
anche una lacrima per pochi attimi.



giovedì 5 settembre 2013

QUESTO NON SI DICE. ( TELEGRAMMA SENZA NESSO)


(Le parole egoiste, malvage, i pensieri crudi che sputi perché tu sei questo, essere umano, limitato dagli aggettivi che ti dai. Sei malvagio,egoista,vanitoso,lamentoso. E i tuoi pensieri sono scomodi per la famiglia, dove i panni sporchi si sotterrano, c’hai la censura in casa ed  eccolo lì il dito di monito e la voce di accompagnamento : “Questo non si dice”) Questo titolo o meglio questa frase mi ispira , devo lavorarci, devo dedicarle del tempo ma non oggi.

Prima di mettermi a “studiare” guardavo un’intervista a Mauro Corona –alpinista,scrittore,scultore.

“Noi amiamo e pretendiamo la ricevuta di ritorno” dice Mauro Corona

Io penso :“Amor ch’a nullo amato amar perdona” scriveva Dante Alighieri

Mauro,la colpa è di DANTE