Lui :"pensavo, secondo me è il caso di ripeterci"
Io : "eh...avrei delle obiezioni"
E le ho buttate giù, battute tra virgole, puntini sospensivi e punto, le mie motivazioni. Brevi ma erano lì.
Daccapo, di risposta un asettico : "capisco,ci sta :) " (sisi con tanto di smile, odioso )
"Capisco,ci sta :)" ...ma davvero è tutto qui? Boh, a me cadono braccia, gambe, occhi, orecchie a leggere.
Ora, so bene che il dono della parola è dato a pochi eletti, ma qui non stiamo mica parlando del meteo o di altre banalità?
Ci sono io, ci sei tu, c'eravamo noi quella sera e no, caro mio, non ci saremo più.
E lo dico col sorriso, come se mi fossi tolta un peso, come quando fai un taglio nuovo e hai la testa leggera.
Ieri ascoltavo una canzone degli Evamonamour che eleggo, oggi, come lista dei miei buoni propositi.
-Prometto di essermi fedele sempre, di regalarmi quattro fiori in più
e di pagare in tempo il mio riscatto e in queste cose non mi servi tu-
Inizio da questo no, a non tradirmi.
PS. Eri decisamente meglio come ipotesi, ora puoi caldamente andare a quel paese :)
giovedì 10 dicembre 2015
sabato 5 dicembre 2015
Sogno stonato (che tanto, comunque, non imparerò mai)
Vino o birra?
Scelsi il primo, quello che le labbra nemmeno annusarono.
La volta dopo tentasti l'azzardo senza alternative : birretta?
Come rifiutare? Se non è vino è birra bionda, si sa.
Mi hai lasciato nuovamente a secco. Del resto, tu, non avevi nulla per cui brindare.
Si brinda con la promessa del dopo, ma non con un presente precario.
I corpi a digiuno non hanno avuto bisogno dello sbandamento alcolico, hanno deragliato da sè, nudi.
Lo scambio di battute impacciato che è seguito: il ricordo migliore.
C'hai messo poi poco ad innalzare nuovamente muri. Hai mancato il contatto che prima avidamente governavi.
Ed io pensavo di farcela, a non lasciarmi prendere, a vivere il momento (sempre immaginato) per quello che era, senza caricarlo di possibilità seguenti.
Pensavo e sbagliavo. Perchè io crollo, le ciglia pizzicano al primo soffio di assenza.
Nulla mi resta, nulla rimane.
La bocca è in totale astinenza.
Forse eri meglio come ipotesi, era meglio rimanere in silenzio a guardati, in disparte.
Scelsi il primo, quello che le labbra nemmeno annusarono.
La volta dopo tentasti l'azzardo senza alternative : birretta?
Come rifiutare? Se non è vino è birra bionda, si sa.
Mi hai lasciato nuovamente a secco. Del resto, tu, non avevi nulla per cui brindare.
Si brinda con la promessa del dopo, ma non con un presente precario.
I corpi a digiuno non hanno avuto bisogno dello sbandamento alcolico, hanno deragliato da sè, nudi.
Lo scambio di battute impacciato che è seguito: il ricordo migliore.
C'hai messo poi poco ad innalzare nuovamente muri. Hai mancato il contatto che prima avidamente governavi.
Ed io pensavo di farcela, a non lasciarmi prendere, a vivere il momento (sempre immaginato) per quello che era, senza caricarlo di possibilità seguenti.
Pensavo e sbagliavo. Perchè io crollo, le ciglia pizzicano al primo soffio di assenza.
Nulla mi resta, nulla rimane.
La bocca è in totale astinenza.
Forse eri meglio come ipotesi, era meglio rimanere in silenzio a guardati, in disparte.
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