giovedì 26 dicembre 2013

Di poesia io mangio

"Carmina non dant panem (di poesia non si mangia)

Però è civile il tempo e il luogo in cui i poeti campano della messa in vendita dei loro versi..Non è il caso di oggi"

Non sono una poetessa, nè tanto meno una "scrittrice" . Semplicemente riempio fogli un pò troppo anemici e nudi per i miei gusti.

Li riempio quando lo avverto come una necessità.

Quando d'improvviso fra tanta gente e con un pò di birra che vaga in corpo,mi estraneo. E vedo le distanze tutte. 
Quelle che separano senza bisogno di alzare muri o interporre barriere. Te e il tuo vicino di posto. Te e chi hai difronte.
In quel momento non sei lì presente. Sei spettatore. 

Poi ci sono distanze che tengono uniti. Distanze geografiche , distanze di luoghi e serate mancate.
Distanze di risate e abbracci, i soli due salvagente che userei in caso di pericolo.

Assenze fisiche ma presenze mentali. Più forti di queste non conosco altro. 

 Presenze che sono lì, perchè mai riposte via. La mia memoria non è una cassettiera dalla quale estraggo cose qua e là, e poi le chiudo.
Sono lì il vino, le ceres, la terrazza, il plaid, gli accendini, la chitarra, il cielo stellato sopra di noi,la legge morale fuori di noi. 
Le parole non dette. 

E quando tutte queste cose offuscano le mie lenti, devo salvarmi in qualche modo. Cercare riparo.Riparo nei libri. 
I Poeti, sono loro il mio approdo.

"Ma se non senti amico all'improvviso un poeta, un suo verso caduto sopra gli occhi a illuminarli, a che serve un poeta?
 A prenderti sotto braccio, a metterti le sillabe di una strofa miracolosa.." 

Belli v'è toccato un post un pò malinconico, vi lascio in compagnia di una poesia.

Quando sono lontano da te

Quando sono lontano da te
tu pensi sta bene
Circondato dall'attenzione generale
può tornare a fare il poeta
Qualche volta lo sorprende la pioggia
la pioggia degli altri Stati
Allora entra in un caffè e la pioggia
lo aspetta davanti alla porta perché  ne possa
scrivere un poema.

Quando sono lontano da te
tu neppure intuisci quanto diventa importante
ogni tuo movimento
di cui nessuno mi avverte
Al servizio dell'uomo
hanno inventato l'aereo il telefono e la posta
ma nell'aria circolano solo cattive notizie
Quanti soldi perché i corrispondenti speciali
possano scrivere del finimondo.
Quando sono lontano  da te
a ogni momento qualcuno può gettare
una bomba fra noi.


 Izet Sarajlic

6 commenti:

  1. scrivere rimane fatto e cosa essenziale

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    1. "Una lettera è una medusa in cerca di carezze. Sai da prima che il destinatario cercherà di scansarla"

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  2. Scrivi e lo fai gran bene. Questo post è stupendo.
    La tua sensibilità, l'empatia che ti fa cogliere le sfumature, è un dono preziosissimo. Ti porta a star male, ovviamente. Ogni tanto capita, lo so, che non ti godi del tutto quella birra perché qualcosa nella percezione del mondo intorno ti genera domande dal peso specifico troppo consistente per metabolizzarlo bene e in fretta.
    Eppure che gran regalo, in giornate come questa di periodi come questo, entrare qui dentro e trovarci queste parole che un po' di pace la portano.
    Un abbraccio grande :)

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    1. Ma grazieeeee...merito tuo è il sorriso che ora m'è spuntato in viso :)

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  3. Di poesia non si mangia, ma senza sogni non si vive.
    Ti auguro di rimanere sempre te stessa.

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  4. di poesia non si deve mica mangiare.
    la poesia serve per respirare. e per emozionarsi... :-)

    ps: splendida poesia., bella scelta. grazie. non la conoscevo

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