sabato 5 dicembre 2015

Sogno stonato (che tanto, comunque, non imparerò mai)

Vino o birra?

Scelsi il primo, quello che le labbra nemmeno annusarono.

La volta dopo tentasti l'azzardo senza alternative : birretta?

Come rifiutare? Se non è vino è birra bionda, si sa.

Mi hai lasciato nuovamente a secco. Del resto, tu, non avevi nulla per cui brindare.

Si brinda con la promessa del dopo, ma non con un presente precario.

I corpi a digiuno non hanno avuto bisogno dello sbandamento alcolico, hanno deragliato da sè, nudi.

Lo scambio di battute impacciato che è seguito: il ricordo migliore.

C'hai messo poi poco ad innalzare nuovamente muri. Hai mancato il contatto che prima avidamente governavi.

Ed io pensavo di farcela, a non lasciarmi prendere, a vivere il momento (sempre immaginato) per quello che era, senza caricarlo di possibilità seguenti.

Pensavo e sbagliavo. Perchè io crollo, le ciglia pizzicano al primo soffio di assenza.

Nulla mi resta, nulla rimane.

La bocca è in totale astinenza.

Forse eri meglio come ipotesi, era meglio rimanere in silenzio a  guardati, in disparte.



2 commenti:

  1. Oddio, stellina.
    Sei carne, e sei bisturi. Ecco perchè ti sento così.
    Lo penso anch'io, a volte, che alle anime inquiete resti solo questo. Immaginare, credere, fare ipotesi. E restare a guardare.
    La vita è roba cruda. Ma noi proviamoci bimba, assieme.

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    1. Che con delle parole come le tue, che riservi a me, è certo che ci provo! Ci proviamo assieme :)

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