CAPITOLO 6
IL NO.ME
Il mio nome non mi rappresenta, mi presenta ma non dice nulla
di me. Non me lo sono scelta.
Che però poi ci credo nel nomen omen e mi auto convinco che
quel Livia = livida,pallida , piena di livore (che poi al suono a me da’anche l’idea
di una persona antipatica) è il nome piu’
azzeccato per me.
Secondo questa pseudo-credenza se mi fossi chiamata come mia
sorella (Clara) sarei stata radiosa,illustre , splendente….come lei del resto
è.
Morale della favola : bisogna avere “ciorta” anche nel fatto
che i tuoi genitori ( che manco quelli hai scelto) abbiano buon gusto.
Et voilà , eccovi servita l’ottusità delle credenze.
Ciancio alle bande, anche se il mio è un bellissimo nome ( ma
si auto-compiaciamoci) non è roba mia, me lo porto addosso ma non mi appartiene.
Già da subito ti fanno capire che la vita è tutta una questione di culo, anche col nome che ti capita XD
RispondiEliminaE comunque Livia è un bel nome, poteva anche andare peggio eh...
a me è andata bene, se fossi stata un maschio mi avrebbero chiamato Edoardo ;)
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