giovedì 16 aprile 2015

Urti

"-Perchè scrivi solo cose tristi?

 -Perchè quando sono felice esco."

Se vi foste chiesti dove fossi finita, io ed i miei post da " dammi una lametta che mi taglio le vene",  ecco la riposta.

Si lo so non è la mia, ma vi avrei risposto così, per amore di chi l'ha detta (Tenco) e delle citazioni s'intende.


Vi basta sapere che una sera di primavera sono uscita  

senza se, senza ma, senza forse, senza domani, sprovvista di qualsiasi avverbio e congiunzione

Non so nemmeno se ce ne fosse una astrale in quel momento

Son crollate barriere e sovrastrutture in un batter di occhi spalancati

imputati i soli due corpi che hanno causato rime sismiche

Se quelle scosse sono state un reato,continueranno a commetterlo

i titoli di coda della sera son stati affidati ad una dedica in pagina prima 


Ho sempre amato i titoli di coda, quelli dei film

che tutti hanno fretta di rimettersi goffi i cappotti e fuggire

(Ma che ci andate a fare al cinema se non per i titoli di coda?)

Un po' come i ringraziamenti e le dediche nei libri. 

Le prime che leggo, quelle a cui credo





4 commenti:

  1. Eh no. Non vale per niente.
    Va bene l'endecasillabo (che endeca non è), ma io di quegli occhi spalancati voglio saper di più...

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    1. Se ci saranno altrebelle giornate di primavera, continuerò a scriverne...promesso

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