lunedì 7 aprile 2014

Volevo esserti di peso

Appena un giorno che son tornata e mi sento già stanca.

-stanco di vedere le parole che muoiono,stanco di vedere che le cose non cambiano-(Corpo a corpo- Subsonica)

Mi si è asciugata la bocca quando ho rivisto certe strade, illuminate dal giallo dei lampioni.

-Strade che si lasciano guidare forte  Poche parole piogge calde e buio  Tergicristalli e curve da drizzare  Strade che si lasciano dimenticare- (Strade- Subsonica)

Che poi io adoro la luce gialla. Quella delle gallerie , avete presente? Beh io ci vivrei in una galleria. Mi da pace. L'unica nota stonata è che lì sotto la radio non prende ..ma tanto

-"Le canzoni appannate Di una radio che prende Solo le interferenze, la spengo"- (Oasi-Colapesce)

Mi son sentita a casa solo quando mi sono immersa nel deep blu di camera mia. 

1 quadro, 1 foto alla parete, la chitarra, l'armadio che ho tatuato con alcune frasi, i libri. Il silenzio.Tutto come lo avevo lasciato. Lì ad aspettarmi. 

Mentre io aspetto che torni l'inverno...


-sarà senz'altro tutto molto più leggero  però non credo che sia meglio davvero. -(Acqua stagnante- Daniele Silvestri)

6 commenti:

  1. no, l'inverno no, dai..... :-)

    fino a quando stai all'ombra del vesuvio ?

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    1. resto per Pasqua...(ahimè non ho rispettato il detto: Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi)

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  2. Volevo esserti di peso.
    Non so perché, ma mi sono salite due lacrime.

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  3. Dentro una galleria non lo so. A meno che non si tratti delle gallerie romane di Ponza. Che è già diverso.

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  4. Tornare è un po' morire.
    Forse è il peso specifico di quel pezzetto di noi che resta. Forse è la delusione dell'aspettativa, ché noi sotto sotto ci credevamo - oltre a sperarci - che sarebbe cambiato qualcosa.
    Ti abbraccio

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  5. Ehi bimba...scrivi un post per noi... <3

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