sabato 12 ottobre 2013

E' quello che sai che ti uccide o quello che non sai?

E’ difficile credere alle persone ed alle loro parole. Soprattutto quando ti giungono su di uno schermo.
Non potrai mai sapere se la mano e gli occhi che le scrivono stanno tremando.
Senti la distanza di quei telegrammi canonici , della serie :
“Come va?”
“Tutto bene” o “il solito”
E di risposta “Mi fa piacere”
Questa manciata di caratteri battuti non mi rende partecipe di nulla, mi esclude.  Non mi basta.
Non voglio essere liquidata con risposte che potresti dare a chiunque.
 Io non sono chiunque, non voglio crederlo.

5 commenti:

  1. Al principio era vero anche per me paragonavo il mondo virtuale con quello reale, ma così non funziona.
    In fine ho capito sono due cose distinte che possono convivere affiancate ognuna con le sue regole e da capire dove finiscono entrambi i mondi.

    A presto.

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  2. La questione sono i km che ti separano da chi si è separato da te. Ti resta solo una tastiera , uno schermo, attendi risposte...ma continui a non sapere nulla

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  3. Quando si è costretti a comunicare virtualmente, a meno che non si conosca davvero bene il nostro interlocutore, si rischia di travisare le sue parole e modi…

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  4. Ti scrivo perchè il commento che mi hai lasciato sul blog è formidabile, l'ho adorato e non posso ringraziarti di più per avermi regalato quella citazione, dovevi saperlo :)


    Per quanto riguarda questo tuo post, io la penso esattamente come te. Preferisco cento volte una frase fredda ma detta dal vivo che le conversazioni virtuali, non riesco mai a capire il tono, oltretutto.

    Ti mando un abbraccione

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