domenica 28 giugno 2015

Ermetismo portami via

"In un poeta cerco, esigo che la sua vita sia all'altezza della sua pagina. Di uno scrittore in prosa me ne infischio se sia un cialtrone o un santo."

La seconda parte mi suona stonata. Perchè  anche da uno scrittore in prosa  pretendo che ci sia una fedele corrispondenza tra vita vissuta e opera messa su carta, tela, pentagramma.

Ho bisogno di crederlo, altrimenti crolla tutto.

Che di cantastorie non so che farmene, se la prima son io a raccotarmele, le storie - quelle  finzioni vitali, ombre cinesi allo specchio.

Non mi ci è voluto molto per constatare che le crepe sono ovunque. Dentro prima,intorno poi.

E' accaduto che quella legge morale dentro di me ha iniziato a sgretolarsi, è un bastato un semplice appoggio a farla vacillare.

Che al momento ti sembra la liberazione. Il brutto è come ci si sente dopo.

Quando ti tradisci, che fine ti aspetta? Come ci si aggiusta dentro?





PS. Si lo so, è un post questo abbastanza ermetico e criptico. Non me ne vogliate.