Spiarti da uno schermo e scoprirti in compagnia, di un'altra.
Lo avevo messo in conto e mi dicevo di non saper contare.
In questo giorno d'autunno il velo di Maya è stato squarciato.
Una mutilazione, senza pezzi di ricambio.
Pozzanghere sparse su fogli, figli minori di parole in apnea.
Mani nulla tenenti , hanno smarrito poesia.
Prendo il largo e vado a cercala altrove.
Sopravviverò a Scilla e Cariddi, questo me lo prometto.
Ma tu ora scivola,scivola vai via...